
Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha firmato un decreto che modifica gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), estendendo l’accesso ai comuni sotto i 50.000 abitanti, introducendo flessibilità nei tempi di attuazione, consentendo un anticipo fino al 30% del contributo e abolendo il fattore di riduzione per il cumulo con altri contributi, ora in attesa della verifica della Corte dei Conti.
L’agevolazione consiste in una tariffa incentivante pari a circa 100 €/MWh e in un contributo in conto capitale del 40%. Nel caso di ottenimento del conto capitale, la tariffa incentivante viene dimezzata.
Sono ammessi impianti o potenziamenti massimo di 1MW, dotati anche di sistemi di accumulo.
Possono fare parte della CER: PMI, privati, Enti territoriali, (Grandi imprese solo come soggetti terzi).
Possono agevolare solo impianti entrati in esercizio da gennaio 2024 in poi.
L’impianto di produzione e punto di connessione devono rientrare nella stessa area sottesa alla medesima cabina primaria.
Le domande devono pervenire al GSE entro il 30 novembre 2025. Non c’è cumulabilità.